Pennellate di Pace
Pennellate di pace – una sedia per tutti
“Pennellate di pace – una sedia per tutti” è un percorso di trasFormazione volto alla realizzazione di opere di riuso creativo narranti.
Gli obiettivi
- presentare il Commercio Equo e Solidale come un modello di cooperazione attraverso le storie di alcuni protagonisti, difensori dei diritti umani;
- promuovere inclusione e intercultura: i partecipanti al workshop sono ospiti accolti da coop Sestante, di varie provenienze e culture; così come i prodotti di Commercio Equo raccontano di produzioni che valorizzano le lavorazioni culturali locali e la biodiversità;
- favorire l’incontro con altri soggetti del territorio;
- avviare un percorso di formazione per l’acquisizione di competenze tecniche e creative che rimangano quale patrimonio personale ai partecipanti, spendibili nell’ottica di un’economia circolare anche nella vita quotidiana;
- incentivare un flusso strutturato di riuso creativo;
- valorizzare la bellezza data dalla diversità (sedie usate, diverse l’una dall’altra; diverse interpretazioni possibili delle storie cui ispirarsi; diversi stili dati anche dalle culture di appartenenza).
Il Progetto
Da un percorso di approfondimento condiviso e di confronto intorno ai valori di solidarietà, pace e giustizia incarnati in alcune testimonianze dei protagonisti del Commercio Equo e Solidale, il progetto ha previsto dei workshop di riuso creativo in cui i partecipanti hanno rielaborato e tradotto in forma di segno la propria visione, contribuendo ad arricchire con la propria esperienza personale il progetto grafico.
Questa non è (solo) una sedia
La protagonista, oggetto dell’intervento artistico, è una semplice sedia di legno usata, elemento di arredo molto comune e anonimo, che però ha avuto la possibilità di una nuova vita, fino a diventare bello ed originale, grazie all’apporto di creatività individuale, competenze acquisite e percorso di condivisione di gruppo.
Non a caso l’oggetto scelto come testimone di questi valori è la sedia: un richiamo alla casa, all’idea di accoglienza e convivialità, come quella aggiunta per l’arrivo improvviso di un invitato alla propria tavola.
Le opere realizzate sono esposte all’ingresso del patronato di San Carlo Borromeo Arcella, in uno spazio vissuto e aperto all’incontro.
Saranno poi dislocate in varie sedi, in una vera e propria mostra diffusa narrante.
Una prima restituzione pubblica del percorso è avvenuta sabato 11 dicembre 2021.
I partecipanti
I partecipanti sono stati individuati tra gli ospiti accolti presso alcune delle strutture abitative gestite dalla Cooperativa Il Sestante.
In tal modo, l’iniziativa è stata anche occasione di conoscenza reciproca, scambio e convivialità..
La formatrice
La dott.ssa Paola Lanaro condivide alcune tematiche per noi centrali nello snodo di questo progetto: il diritto all’abitare (dignità e bellezza del luogo in cui si vive) e all’accoglienza, la valorizzazione delle differenze e dell’intercultura, il rispetto delle risorse e dell’ambiente attraverso la riduzione degli sprechi.
In qualità di architetta e formatrice professionista, ha accompagnato i partecipanti a sviluppare sia il proprio progetto grafico, sia ad acquisire le competenze tecniche di utilizzo dei materiali e recupero creativo di oggetti usati, in modo che essi rimangano quale patrimonio personale dei partecipanti.
Una prima restituzione pubblica del percorso è avvenuta sabato 11 dicembre 2021.
Le opere realizzate sono state esposte all’ingresso del patronato di San Carlo Borromeo Arcella, in uno spazio vissuto e aperto all’incontro dall’11 al 27 dicembre.
Dal 18 marzo al 22 aprile 2022 saranno esposte alla mostra SPERIMENTANDO presso l’ex macello di Padova.
Alcuni partecipanti all’opera
Le attività
- Incontri di confronto e approfondimento
- Workshop creativi
- Mostra diffusa
Partner
- gestione servizi di accoglienza migranti (varie case in differenti quartieri di Padova)
- pratiche dell’abitare comunitario
- promozione diversità, inclusione e intercultura
Il progetto è stato realizzato con il contributo del Comune di Padova